Mastoplastica additiva nella terza età

La domanda d’interventi di chirurgia estetica al seno da parte delle donne ultrasessantenni è aumentata negli ultimi anni. Qualche decennio fa una donna di 60 anni era relegata a fare la nonna dimenticando completamente la propria femminilità. Oggi invece grazie ad una serie di fattori medici come ad esempio l’allungamento delle aspettative di vita, la gestione ormonale della menopausa e una vita più attiva, la donna della terza età si sente ancora giovane, ha tempo a disposizione ed una certa disponibilità economica.

Ecco quindi che la donna “adulta” richiede gli interventi, trattamenti e terapie che la rendono femminile ed attraente. La mastoplastica additiva è probabilmente l’intervento di chirurgia estetica più richiesto in generale. Dopo il lifting al viso, oggi l’aumento del seno è la procedura più gettonata delle ultrasessantenni.

Come viene fatto l’intervento?

La mastoplastica additiva prevede l’inserimento di una protesi al seno attraverso una incisione posizionata attorno all’areola o sotto la piega mammaria. La protesi viene posizionata dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale. La scelta della migliore posizione viene fatta in virtù delle caratteristiche anatomiche della paziente. Per procedere con l’intervento è possibile fare l’anestesia locale o l’anestesia generale. In questo ultimo caso sarà necessario il ricovero di un giorno.

La dimensione della protesi va determinata in funzione delle aspettative della paziente e della morfologia della donna. Si consiglia di scegliere un volume che dia un’aspetto naturale e non una dimensione estrema che potrebbe far pentire la paziente.

Marriori informazioni: http://www.chirurgia-estetica-laser.org/mastoplastica-additiva-a-60-anni.html

 

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